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Miley Cyrus – Miley Cyrus & Her Dead Petz: la recensione di GingerGeneration.it

scritto da Alberto Muraro

Miley Cyrus ha capito proprio tutto dalla vita. Raramente si sono visti nel mercato discografico internazionale artisti così sicuri di sé stessi e padroni del proprio destino: all’artista statunitense è bastato cambiare radicalmente taglio di capelli e tirare fuori la lingua per imporsi con una delle dive più alternative e controverse del pop mondiale, buffo se pensiamo che solo qualche anno fa era una star Disney che dava scandalo per una dopo tutto sobrissima copertina con la schiena scoperta. Se con Bangerz pensavamo avesse già sparato tutte le cartucce che aveva a sua disposizione, ebbene, ci sbagliavamo di grosso: dopo la morte dell’adorato cagnolino Floyd e il fondamentale incontro con Wayne Coyne dei Flaming Lips Miley ha deciso di compiere una netta virata rispetto al pop a cui ci aveva abituati con il suo nuovo, straniante, assurdo disco Miley Cyrus & Her Dead Petz.

Dimenticate i motivetti facili, le atmosfere allegre e le ballad standardizzate alla Wrecking Ball: per immergervi appieno in quest’album così particolare è anzi necessario che alziate un po’ il gomito, ascoltandolo infatti prenderà il via un trip musicale dal quale difficilmente riuscirete a riprendervi se non siete, anche voi, leggermente brilli. Questo, sia ben chiaro, non è certo un invito ad abusare di sostanze non del tutto lecite, come anzi fa Miley in diversi pezzi del disco (vedasi Space Boots, o ancora più esplicitamente in Lighter) ma è semplicemente un avviso: state per avere a che fare con un album non facile, lungo, complesso ed estremamente profondo. Vi potrebbe venire il mal di testa da hangover, insomma.

Miley & The Dead Petz è un disco squisitamente indie, lontano anni luce dal passato di Miley e allo stesso tempo estremamente vicino alla sua nuova immagine da bad girl e alle nuove tendenze in atto (tipo l’irresitibile languore à la Lana del Rey, percepibile in pezzi come Karen don’t be sad, dedica ad una ragazza vittima di bullismo, o al lamento funebre di The Floyd Song); il bello è che il tutto si gioca sul continuo oscillare fra realtà e finzione, lucidità (il pesantissimo j’accuse contro il fidanzato infantile che non se la fila di BB Talk) e psichedelia (1 Sun) senza che si capisca mai se quello che Miley ha composto fosse frutto di una qualsivoglia “dose” o di pura ispirazione artistica. Già, perché in certi momenti non sembra nemmeno di trovarsi di fronte la scrittura di una ventitreenne, per di più sobria.

Per esempio, se su Pablo the Blowfish Miley riesce a far commosse considerazioni quasi metafisiche sulla morte del proprio pescepalla, allora può anche permettersi di musicare in una splendida ballad un sogno assurdo dove David Bowie le insegna ad andare sullo skate (Twinkle Song) o di parlare della pace nel mondo fumando marijuana nel fulminante primo singolo Dooo it, che mescola in modo assurdo pop, rap, elettronica e punk. E poco importa, alla fin fine, se tutto l’album è costellato di parolacce e riferimenti a stupefacenti: l’anima stessa del progetto è psichedelica e sopra le righe e senza qualche eccesso il risultato non sarebbe stato lo stesso, come se Louis Carroll non fosse stato un po’ su di giri prima di scrivere il suo Alice nel paese delle Meraviglie.

Proprio per questi motivi, The Dead Petz sarà un disco che creerà scandalo e scalpore, soprattutto fra quelli che ancora si ricordano Miley Cyrus con i capelli lunghi mentre cantava le innocue (e un po’ troppo smielate) canzoni di Hannah Montana: la ragazza è ormai cresciuta ed è diventata la quintessenza di quel tipo personaggio che o ami o odi, senza possibilità di mezze misure, love it or leave it. Noi, almeno per questa volta, abbiamo deciso di amarla, anche (e soprattutto) quando ci sputa le sue rime cariche di glitter e brillantini in faccia.

Che ne pensate di Miley Cyrus & Her Dead Petz?

miley cyrus cover milye cyrus & her dead petz

Tracklist

1. Dooo It!
2. Karen Don’t Be Sad
3. The Floyd Song (Sunrise)
4. Something About Space Dude
5. Space Boots
6. Fuckin Fucked Up
7. BB Talk
8. Fweaky
9. Bang Me Box
10. Milky Milky Milk
11. Cyrus Skies
12. Slab of Butter (Scorpion)
13. I’m So Drunk
14. I Forgive Yiew
15. I Get So Scared
16. Lighter
17. Tangerine
18. Tiger Dreams
19. Evil Is But A Shadow
20. 1 Sun
21. Pablow The Blowfish
22. Miley Tibetan Bowlzzz
23. Twinkle Song