Eurovision song contest 2015: la seconda semifinale scritto da Laura Valli 22 Maggio 2015 Si è appena conclusa la seconda semifinale dell’Eurovision song contest 2015, trasmessa su Rai4 in diretta dalla Wiener Stadthalle di Vienna. Pochi minuti prima dell’inizio della seconda semifinale lo Wiener Stadthalle è sovraffollato di i fan, e alle 21 in punto si aprono le re conduttrici Mirjam Weichselbraun, Alice Tumler, Arabella Kiesbauer esordiscono con un coinvolgete “Buona sera Europa e Australia!” Eurovision – le tre conduttrici Prima di dare il via alle esibizioni le padrone di casa spiegano le regole sul voto. Delle 17 nazioni in gara, solo dieci possono qualificarsi per il Gran Finale, scelte da giurie professionali presenti in ciascuno dei paesi partecipanti alla serata, con l’aggiunta di Germania, Italia, Regno Unito e Australia, che hanno votato durante la prova generale di ieri. Ogni membro della giuria classifica tutte le canzoni giudicando le capacità vocale degli artisti, la performance sul palco, la composizione, l’originalità della canzone, e l’impressione generale. I voti dei professionisti rappresentano solo il 50%, l’altra metà delle preferenze è espressa con il Televoto, che è stato unito i punti dati dalla giuria per ottenete una valutazione complessiva. Si Può votare chiamando con l’invio di un SMS (fino a 20 volte!) o semplicemente utilizzando l’applicazione ufficiale di Eurovision. Terminate le spiegazioni di rito, i primi a salire sul palco è la coppia Lituana, Monika Linkytė e Vaidas Baumila, con la melodia country-pop della loro This Time; una canzone d’amore che ben rappresenta la chimica che c’è tra loro, dimostrata con quel bacio sul palco! Eurovision – bacio della coppia lituana La prossima artista ad esibirsi è la giovanissima Molly Sterling, 17 anni, che con la sua ballata Playing With Numbers, suonata live al pianoforte verticale, rappresenta alla perfezione l’armonia della musica irlandese, tranquilla e suggestiva. È giunto il momento di due dei concorrenti più giovani dell’Eurovision: Anita Simoncini e Michele Perniola entrambi di 16 anni che rappresentano San Marino con la canzone Chain Of Lights, scritta da Ralph Siegel e Bernd Meinunger che, insieme, hanno composto circa 20 canzoni nel corso dei 60 anni di storia della Eurovision Song Contest. Di colpo il palcoscenico diventa blu scuro è il turno del Montenegro, che schiera Knez un veterano del concorso molto amato nei Balcani, con la sua Adio. La sfida canora continua con Malta, Amber canterà Warrior, regalando grandi emozioni con la sua potente vocalità. Per la prima volta nella storia del concorso canoro partecipano due brani con lo stesso titolo; nella prima serata, infatti, anche la cantante della Georgia ha presentato la sua Warrior, ma con uno stile completamente diverso. In un breve collegamento con la Green Room, si vede Conchita Wurst (con un nuovo taglio di capelli) mentre intervistai ragazzi che si sono appena esibiti ed esordisce dicendo “Il verde è il colore della speranza. Così, dopo la loro performance di tutti i concorrenti vengono qui sperando di ottenere qualcosa da bere.” Dopo una breve chiacchierata con alcuni dei concorrenti, è il momento della prossima nazione in gara, la Norvegia, con Mørland e Debrah Scarlett e la loro delicata ballata A Monster Like Me. Dopo la loro emozionante esibizione sale sul palco il Portogallo, rappresentato dalla energica Leonor Andrade con la canzone Ha Um Mar Que Nos Separa, un brano pop rock in lingua originale; scelta fatta solo da alcuni cantanti in gara, gli altri invece hanno preferito portare testi in lingua inglese. Al termine di questo travolgente brano, si esibisce la Repubblica Ceca rappresentata da Marta Jandová e Václav Noid Bárta, la prima coppia nella storia dell’Eurovision il cui lui (34) è più giovane di lei (41). Un meraviglioso duetto Hope Never Dies, nato dall’unione di una cantante molto apprezzata e di un cantate che è anche arrangiatore e compositore. Il prossimo a salire sul palco è Israele con un altro ragazzo di 16 anni, Nadav Guedj e la sua vivace Golden Boy. Un brano veramente irresistibile, già in testa a tutte le classifiche israeliane, dai tratti tipicamente mediorientali. Nadav ora deve lasciare il posto alla lettone Aminata, che in un lungo abito rosso, ci offre una performance intrigante di Love Injected, grazie alla sua voce sottile ma altissima. Amanita – Lettonia La performancce dell’Azerbaigian è Hour Of The Wolf, di cui Elnur Huseynov ne da una spettacolare interpretazione, grazie alla sua vocale possente. Il brano non è male anche se in alcuni punti ricorda Who wants to live forever dei Queen! Coincidenza o tributo ?!? Poco prima delle 22 Maria Olafs per l’Islanda, sale a piedi nudi sul palco e si esibisce in Unbroken, supportata da un gruppo di cinque coristi, compresa Hera Björk, che rappresentò l’Islanda nell’Eurofestival del 2010. Subito dopo viene il turno della Svezia, che in questa edizione come si suol dire gioca il jolly! Il pezzo presentato Heroes, è moderno e coinvolgente, e grazie ad una esecuzione da manuale, molto televisiva, curata in ogni dettaglio, Måns Zelmerlöw si guadagna di diritto un posto tra i favoriti per la finale. La svizzera si presenta con una performance dal grande effetto scenografico, eseguita da Melanie René. Il brano Time to shine è stato scritto dalla stessa interprete, sia il testo che la musica. Cipro schiera John Karayiannis con il brano One Thing I Should Have Done. Un brano che pare un po’ retò, bello il momento in cui si bassa dal bianco e nero al colore. Dopo questa dolcissima canzone cipriota, è il turno della Slovenia, Maraaya che canta Here For You che però ricorda le tipiche sigle di cartoon giapponesi degli anni’80. Lei comunque appare vocalmente sicura e coinvolgente, anche se la scelta di un violinista che suona un violino inesistente si era già vista in edizioni precedenti. A chiudere questa semifinale è stata la Polonia con Monika Kuszinska, In The Name Of Love. Membro di una band è sulla sedia a rotelle a causa di un grave incedente. La canzone è discreta, ma ciò che la rende veramente suggestiva sono i filmati di lei che la mostrano in piedi mentre cammina; infatti, il testo racconta la sua storia e il percorso che sta facendo per superare l’esperienza vissuta. Terminata l’esibizione polacca, Conchita Wurst invita tutti a votare: “Il loro destino è nelle vostre mani! Solo dieci paesi passeranno: Europa e Australia iniziare votare ora!” Eurovision – Conchita apre il televoto Mentre il pubblico da casa sta votando vengono trasmessi alcuni filmati autoironici di gaffe commesse dall’organizzazione dell’Eurovision song contest nelle passate edizioni. Ma è giunto il momento di annunciare altri 10 Paesi finalisti: • LITUANIA • POLONIA • SLOVENIA • SVEZIA • NORVEGIA • MONTENEGRO • CIPRO • AZERBAIGIAN • LETTONIA • ISRAELE perciò i 27 partecipanti alla Grande Finale che si terrà Sabato 23 Maggio, e che in Italia sarà trasmessa da Rai2 dalle ore 21, sono Eurovision – Schermata delle Nazioni qualificate per la finale Al grido “Buongiorno Australia e buonanotte Europa“, si chiude la seconda semifinale di questa edizione. Sapete già tutti i brani? Chi volete che vinca la Finale dell’Eurovision 2015?