Fino a qui tutto bene: La vita da universitari dal 19 marzo al cinema scritto da Federica Marcucci 25 Febbraio 2015 Interpretato da un cast di giovani attori, Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Guglielmo Favilla, Melissa Anna Bartolini, con la partecipazione di Isabella Ragonese, Fino a qui tutto bene racconta l’ultimo weekend di cinque amici che hanno condiviso, nello stesso appartamento pisano, gioie, dolori, turbamenti di quel momento di passaggio, ancora così acerbo che è quello dell’università. Finiti gli studi la vita, quella vera, sembra prendere il sopravvento. Le notti bianche, i festini, gli amori passeggeri lasciano il posto ad altri pensieri: alcuni torneranno a casa, qualcuno cercherà fortuna all’estero, qualcun altro rimarrà in città. Una riflessione su un momento cruciale del proprio percorso che, probabilmente, alcuni di voi stanno vivendo in questo momento, e sull’eterno valore dell’amicizia. Dopo il successo ottenuto alla prima del 22 ottobre 2014, durante il Festival Internazionale del film di Roma, dove ha vinto il Premio del Pubblico BNL – Cinema Italia, il 19 marzo esce nelle sale l’ultimo lungometraggio di Roan Johnson, Fino a qui tutto bene. Il film è venuto alla luce in circostanze particolari grazie all’aiuto di tutti gli amici del regista (attori e troupe compresi), i quali hanno lavorato gratis ma si sono aggiudicati una percentuale dei diritti. “Se il film incasserà più di 250 mila euro per me sarà un successo perché vorrà dire che ognuno potrà essere pagato per il lavoro che ha fatto”, queste le parole del regista il quale spiega anche che l’idea per Fino a qui tutto bene sia arrivata per puro caso, in seguito alla commissione da parte dell’Università di Pisa di un documentario, grazie al quale Johnson ha avuto occasione di interagire con moltissimi studenti universitari. “Erano ragazzi che, anziché lamentarsi per la crisi, avevano un atteggiamento di sfida, di rilancio, piuttosto che di resa. La storia ha preso le mosse dai loro racconti, poi mescolati a vicende di fantasia, a fatti accaduti a me, a ricordi. Ovviamente si è trattato di un percorso delicato: abbiamo messo insieme aneddoti, storie divertenti e buffe, episodi più toccanti ma tutto all’insegna di una struttura drammaturgica forte. Il fatto che si trattasse di un film corale ci ha aiutato nel riuscire a delineare un ventaglio di situazioni e un affresco di una generazione” ha raccontato. Una bella occasione per sorridere ricordando i meravigliosi tempi dell’università, sia per coloro che stanno per concludere (o hanno appena concluso), sia per coloro che sono in procinto di iniziare. Guarda il trailer di Fino a qui tutto bene: