IL CONCERTO PIù BELLO DELLA MIA VITA scritto da admin 18 Luglio 2013 Per il Concorso del Meet&Greet di Percy Jackson vi abbiamo chiesto di scrivere un racconto, i post vengono pubblicati e i più beli e votati potranno vincere il Meet&Greet di Martedì 23 Luglio con Logan Lerman e Alexandra Daddario al Giffoni 2013 . Ecco la risposta di Giulia! Se vi piace, condividetela per aiutarla a vincere. Mi chiamo Giulia e sono una grandissima fan di Logan Lerman. Da quando ho letto il libro di Percy Jackson la mia vita è cambiata letteralmente, perchè mi vedevo molto nel personaggio di Percy e per cui mi ha dato fiducia in me stessa. La storia che vorrei raccontare è successa veramente ed è stata un’esperienza indimenticabile. Non voglio sembrare troppo infantile, ma è uno dei mommenti che ritengo più importanti nella mia vita. E’ successo l’anno scorso,in occasione di un concerto di un gruppo sud-coreano, con unica tappa europea a Parigi, ed era la prima volta che tenevano un concerto di quel genere fuori dall’Asia. Il compito di prendere i biglietti on-line spettava a mia sorella, che era rimasta a casa da scuola apposta. sembrava essere destino, che ogni volta che c’era una cosa importante come questa, il computer doveva per forza avere un problema. Ansiosa, aveva deciso di provare ad acquistare i biglietti dal computer della biblioteca. Una volta arrivata là, andava tutto bene finchè… non era scoccata l’ora dell’apertura ufficiale dell’acquisto. PANICO!! E’ stato un vero panico: anche il computer della biblioteca non funzionava. Ha fatto una scenata terribile, perchè riprovava e riprovava e intato il tempèo passava, tra ansia e tenzione per paura di non riuscire a prendere i biglietti in tempo prima del sould-out. Per fortuna, in biblioteca c’era solo la bibliotecaia, unica spettatrice dello sclero; tra pianti e incapacità di contenersi, non voleva credere che forse non potevamo andare a quella specie di sogno. Presa dalla disperazione, non sapeva cosa fare. Era come se la sua anima fosse evaporata dal suo corpo, lasciandolo senza vita. Ma quando tutto sembrava perso, la proposta di mio fratello le fece ritornare la speranza. Decisero di provare con il computer della sua università, quindi partirono subito. La tensione continuava ad aumentare tra la lentezza dello scooter e dal fermarsi ai rossi dei semafori. Una volta arrivati , si fiondarono davanti al computer , anche se andavano lenti erano molto efficenti, riuscirono finalmente ad acquistare i disiderati biglietti. Pian piano, quella sensazione di impotenza e rabbia si affievolirono per lasciar posto ad una controllata calma. Alla fine il nostro desiderio, di andare a quel concerto fù confermato quando, una volta a casa, ci mostrarono i biglietti che avevano stampato. La nostra gioia fù infinita! Credo ancora che questo sia stato un miracolo. Ora che la parte dei preparativi è stata completata, ci rimaneva a pensare al viaggio. Il viaggio è stato più tranquillo. Sono partita con mia sorella, mio fratello e con due nostre amiche. Eravamo tutti emozionati ed entusiasti per questo evento, che era imposibile non pensare a cose imamginabili, e facendo ipotesi su tutto come ad esempio “cosa faresti se ti scegliessero per salire sul palco?” e robe di questo tipo… Una volta scesi a Parigi, si poteva già percepire l’aria di un concerto indimenticabile, che sarebbe rimasto nei nostri cuori come un ricordo indelebbile. Dopo aver passeggiato tutto il giorno, verso le 17.00 decidemmo di andare in coda per il concerto. Ogni passo che facevamo verso il luogo del concerto, il cuore ci batteva così forte, ci dicevamo ” stiamo per vederli dal vivo”. Non potevamo crederci! considerando che sono idol che vivono dall’altra parte del mondo; Corea del sud. Bè, allora eravamo arrivati che… WOW! Siamo rimasti letteralmente scioccati, da tutta quella vastità di fans,provenienti da tutto il mondo(francesi, spagnoli, tedeschi, americani, marrocchini, inglesi, russi ecc…). Una cosa mi ha colpito: era come se le fan di tutti i paesi si erano radunati lì, per la prima volta mi sono sentita come far parte di un’immeensa famiglia. E’ stata una sensazione che non riesco ad esprimere a parole. Finalmente era arrivato il momento di entrare, che tutte le fans presenti si gettarono sulle entrate causando un vero caos. E’ stato un inferno, che ho pure sentito di una ragazza caduta e calpestata mentre entrava, e pure una mia amica che è stata spintonata violentemente; tra un pò non ci rimettevo anch’io. Sinceramente mi ha dato fastidio il comportamento di alcune ragazze. Colgo l’occasione per distinguere due tipi di fan: ragazze che sono assetate e molto rumurose, e che non si preoccupano della gente che le circondano; e le altre che, comunque vanno pazze per il proprio idol, ma che hanno un senso aulruista e che riescono a contenersi. OK, eravamo dentro! ci eravamo divise per i posti, ma… io e mia sorella siamo finite nel posto più assurdo che poteva esserci! negli ultimi posti dell’ultima fila in alto! non ci potevamo credere… ma ehi! eravamo dentro e presto il nostro desiderio di vederli si stava avvicinando. Eravamo prontissime con i nostri lightstick, banner e tutto quello che serviva per farci notare. Abbiamo aspettato un bel pò, finchè la tensione dell’atmosfera si faceva quasi insopportabile. Le luci si spensero e fù….. URLA. Un enorme applauso partì, accompagnato da cori che incitavano l’annunciare quel talentuoso e meraviglioso gruppo che tutti li ammavamo; Io e mia sorella iniziammo a comuoverci dalla loro apparizione; Ci siamo guardate, e senza dire niente ci siamo capite. In quel preciso istante sentivamo che stavamo vivendo quel momento e volevamo che non finisse più. Da quanto i posti erano troppo assurdi per una perfetta visibilità, ci hanno hanno portato dei vantaggi: ad un certo punto gli Idol si sono messi a girovagare tra le fan, e la cosa più incredibile è che sono venuti da noi e che mia sorella ha potuto avere un contatto fisico con il suo cantante preferito. Non c’è lo aspettavamo davvero, perchè li abbiamo sempre visti solo tramite computer. Il concerto ha continuato a sorperenderci tutte, facendoci vivere in continuazione momenti che avevamo solo sognato. Più tardi, uscite dalla struttura eravamo ancora incoscenti e sembravamo come ubriache, ancora euforiche per tutte quelle emozioni, ma ci siamo accorte che qualcosa mancava: il cellulare era sparito. OMG!!! probabilmente era caduto mentre saltavamo… siamo ritornate indietro ma abbiamo trovato le porte già chiuse, e quindi non c’era niente da fare. Sperando di trovare una possibilità per riaverlo, abbiamo incontrato altre italiane che si erano ritrovate nella stessa situazine. Insieme siamo andate nel retro e ci siamo ritrovate in una gradevole situazione: non era ben chiaro la situazione ma c’erano urla e un pò di confusione; dopo un pò abbiamo realizzato che proprio lì, gli idol sarebbero usciti. CHE FORTUNA RAGAZZI!!! Così, la “perdita del cellulare” si è immediadamente trasformata in una fortunata occassione, ritrovandoci il gruppo musicale a circa 5 centimetri da noi, per mezzo secondo prima che i cancelli si chiudessero. Abbiamo deciso di cogliere il momento di mettere in mostra la nostra bandiera italiana. Uscirono finalmente su dei furgoni, e mentre passarono per andare via ci videro e continuavano a salutarci. Dopo la nostra fortunata esperienza, siamo ritornate dal nostro fratello che ci stava aspettando con le nostre amiche. Il dopo concerto è stato un pò meno entusiasmante. Era mezzanotte passata e ancora su di giri, tutti insieme abbiamo girovagato nei dintorni prima di rientrare in hotel. Ci siamo seduti in una panchina per riprenderci da tutte quelle forti emozioni, ma all’improvviso un gruppo di ragazzi dall’aria tetra, appena usciti da una discoteca vicina, si stavano avvicinando. Uno di loro aveva una maschera di ferro davanti alla bocca; un’altro invece, indossava un paio di lenti bianche e si poteva ben capire che erano ubriachi. Io e le mie amiche avevamo paura. La tensione cresceva man mano che si avvicinavano. Volevo sembrare indifferente e non dare troppo nell’occhio, mi sentivo tesa e impietrita. Speravo che andassero via il più presto possibile, desideravo solo questo. NON ANDO’ COSI’…. Si sono fermati a farci delle domande. Devo ammettere che ero contenta della presenza di mio fratello che con gran calma gli fece andare via. Alla fine siamo ritornate in hotel sani e salvi, continuando a fangirlizzare e a raccontare le nostre esperienze del concerto. Alla fine di tutto sono contenta di quella giornata, perchè ho capito che i miracoli possono accadere veramente. Spero che non sia stata un racconto noioso… Grazie XDXD