Tokio Hotel: Bill Kaulitz e le sue mille teste scritto da Alice Ziveri 11 Febbraio 2011 E’ uscito il 2 Febbraio Darkside Of The Sun, primo disco giapponese dei Tokio Hotel. Un misto di Scream e Humanoid (versione in inglese), con una sola canzone in tedesco e, unicamente della versione Deluxe, otto videoclip e un’intervista esclusiva. Nuovo photoshoot, nuovo packaging, nuovi look: tutto per andare alla conquista della terra del Sol Levante, dalla cui capitale hanno preso il nome. Gusti a parte, bisogna avere le fette di salame sugli occhi per non riconoscere che questi quattro ragazzi qualcosa di buono l’hanno combinato: non succede tutti i giorni che una band tedesca, per giunta così giovane, riesca ad aprirsi una breccia nel mercato pop Giapponese. Proprio in questi giorni Tom, Bill, Gustav e Georg si trovano di nuovo a Tokyo per una serie di incontri promozionali, fra cui una sessione autografi. Dall’arrivo in aeroporto, il 7 Febbraio, è stato un susseguirsi di micro traumi che hanno impedito alle fan di prendere respiro anche soltanto per un attimo. Rivelazioni scottanti? Annunci inaspettati? Spettacoli da brividi? Nah. E’ tutta una questione di testa. Che Bill Kaulitz abbia sempre avuto un rapporto di sfida con i propri capelli lo sanno anche i muri: è diventato celebre per la sua acconciatura da istrice (o stella marina, che dir si voglia) e non ha mai smesso di stupire con creste di varie altezze, capelli vaporosi, capelli ultra piatti, dreadlock bicolore, eccetera. Da un anno a questa parte sembrava essersi assestato su uno styling un po’ più sobrio dei suoi standard, ma il cambiamento era nell’aria… probabilmente ci voleva solo la giusta ispirazione. E l’ispirazione sembra averla data proprio Tokyo, la città della tecnologia, dei manga, delle Harajuku girls. Ripercorriamo le tappe: Bill scende dall’aereo con indosso un simpatico cappello peloso bianco e grigio, di quelli lunghissimi con leorecchie (da gatto o husky. L’interrogativo è ancora aperto.). Li chiamano Spirithood. Super sorridente, molto cartoon con la sua mantellina nera e le orecchie di peluche: l’emblema della tenerezza. Due giorni dopo la band è ospite di una trasmissione chiamata Sukkiri: Bill sfoggia una capigliatura scomposta, con ciuffi che cadono fra le ciglia nere. Pantaloni ultra-skinny rossi con motivi a ragnatela, maglia con scollo profondo sovrastata da ferraglia varia, chiodo di pelle con centinaia di borchie. Mostra fiero il suo piercing alla lingua e non si risparmia nella performance di Darkside Of The Sun. Dov’è finito piccolo panda di due giorni prima? Passiamo oltre: qualche ora dopo iniziano a girare per il web due scatti rubati ad un servizio fotografico in corso: in una Bill indossa un cappello da capitano della Marina che farebbe invidia a Corto Maltese, nell’altra una mantella arancione con cappuccio cui si abbinerebbe bene una spada laser. E che la forza sia con te, Luke. Arriviamo a ieri: Universal Music Japan ha avuto la cortesia di dare il buongiorno alle fan delle altre parti del mondo pubblicando una fotografia dove Bill sfoggia una cresta piuttosto insolita. E’ costituita infatti da oggetti che ad una prima occhiata sembrerebbero lampadine; la stampa online ci rivela invece trattarsi di tubi per amplificatori di chitarre. Un tocco di cyber-punk. Per tirare le somme: dopo averli ingellati, laccati, appiattiti, gonfiati, arrotolati, sparati di lato, sparati in alto, sparati indietro e così via, Bill deve essere arrivato alla conclusione che non c’era nessuna altra direzione che i suoi capelli potessero prendere. L’unico modo per innovarsi ancora era passare agli accessori… e naturalmente non potevano essere accessori qualunque! Che dire? Bill Kaulitz ha almeno tante “idee per la testa” quante personalità.