Lettera shock di una mamma al Corriere.it: "Nessuno aiuta mio figlio disabile ad andare in bagno" scritto da admin 30 Settembre 2010 Oggi, su Corriere.it, è stata pubblicata la lettera disperata di una madre milanese che denuncia la mancata assistenza nei confronti del figlio disabile all’Itsos Albe Steiner del capoluogo lombardo. Ci è sembrato doveroso riportarla anche su GingerGeneration.it, perchè è giusto seguire la moda, il gossip, la musica ed il cinema, ma la lettera di Anna ha bisogno di essere diffusa, non va nascosta e nemmeno sottovalutata. La lettera Caro direttore, sono la mamma di un ragazzo disabile che frequenta la seconda superiore all’Itsos «Albe Steiner» di Milano. Ecco come inizia l’anno scolastico 2010 per mio figlio affetto da tetraparesi: le ore di sostegno settimanali passano da 18 a 9; nessuno è disponibile a portarlo in bagno (perché tutto il personale è occupato in altre mansioni), così spesso mi fermo io a scuola nell’orario scolastico per aiutare la scuola ad affrontare una situazione che sembra ingestibile. Come si è arrivati a questo punto? Queste le risposte che ho ricevuto: il preside ha fatto domanda al Comune e al provveditorato, documentando tutte le spese sostenute l’anno scorso, ma il rimborso che ha ricevuto è stato poco più che simbolico. In provveditorato mi hanno detto che «i ragazzi crescendo devono diventare sempre più autonomi» e che in ogni caso «mancano le risorse». Non mi resta, così mi hanno detto, che fare ricorso al Tar… Ringrazio per il consiglio, ma… intanto? Ultima considerazione: ho iscritto mio figlio a questa scuola, dopo che in numerose altre mi era stato risposto: «Gentile Signora, la nostra scuola, purtroppo, non è in grado di accogliere suo figlio… si rivolga altrove, perché davvero non possiamo seguirlo come meriterebbe…». Devo concludere che anche l’Albe Steiner avrebbe dovuto rispondermi così? In un periodo di crisi si sa che i tagli nel settore pubblico sono la prima arma per rimpinguare le casse dello Stato, ma dopo i 200.000 precari, e dopo le casse sovraffollate pensavamo di aver visto e sentito abbastanza. Invece no, ecco che emerge un’altra drammatica faccenda. Le riduzioni dei costi colpiscono anche i docenti di sostegno e le agevolazioni per i disabili commentare sembra quasi inutile. Chissà quante altre famiglie sono in questa situazione, chissà quanti ragazzi non ricevono le attenzioni necessarie per poter compiere un percorso di studio adeguato nonostante il proprio handicap. Nella vostra scuola gli alunni disbaili vengpono seguita in maniera corretta?