La London Fashion Week omaggia Alexander McQueen scritto da Francesca Parravicini 22 Settembre 2010 Uomo tormentato, creativo, fuori dalle righe, questo era Alexander McQuenn, uno degli astri più brillanti della moda inglese. A febbraio, la tragica morte, un suicidio, forse annunciato, a soli 40 anni, che l’ha portato via all’apice della carriera. La famiglia e i conoscenti hanno voluto omaggiarlo, proprio durante la London Fashion Week, nella città che gli ha dato i natali e che l’ha avuto tanto a cuore. Celebrazioni di un genio E’ stata una cerimonia solenne, svoltasi nella cattedrale di St Paul, con cori gospel, canti liturgici e persino una evanescente Bjork, vestita con ali d’angelo, che ha eseguito una versione musicale della poesia Gloomy Sunday. Molte le personalità del mondo della moda, tra cui la direttrice di Vogue USA, Anna Wintour, avvolta in una redingote nera dell’ultima collezione McQueen, che ha ne ha tessuto un delicato elogio, dicendo: "’Da bambino nulla gli piaceva di più che stare seduto sul tetto a guardare gli uccelli volare. La sua ultima collezione era una battaglia tra luce e ombra. Ci ha mostrato che tutto è possibile, che i sogni possono diventare realtà. Ma ci ha lasciato con un’eredità ancora più eccezionale, un talento che vola in alto sopra di noi come gli uccelli della sua infanzia". Ad omaggiarlo anche l’amica Shaun Leane, che ha parlato del suo grande senso dell’umorismo e la giornalista Suzy Mendes, che ha ricordato il suo amore per la bellezza, che sapeva sfociare nel gotico e nell’inaspettato. Moltissimi i vip presenti, da Kate Moss, a Naomi Campbell. Una celebrazione fatta di splendore e sollenità, forse allo stilista sarebbe piaciuta. Kate Moss