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Il preside del liceo scientifico Keplero scrive alla Gelmini: "Senza soldi, 6 politico o li boccio tutti"

scritto da admin

Il preside dell’ istituto Keplero, Antonio Panaccione, scrive al ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini per lamentarsi della scarsità di fondi per la gestione dei corsi di recupero. "Senza soldi o il sei politico o li boccio tutti".

La lettera al ministro dell’Istruzione

Una denuncia grave e severa, che non può lasciare indifferenti. La mancanza di fondi è, purtroppo, una costante nella maggior parte degli istituti della capitale. E se i soldi non ci sono, i corsi di recupero mancano. Si profilano due sole soluzioni al delicato problema: o si bocciano tutti o, altrimenti, si regalano tanti sei politici. Un allarme tanto preoccupante quanto importante quello che lancia il preside del liceo scientifico Keplero, che si esprime con queste note amare: "La rigorosità di preparazione scolastica complessiva richiesta dalle nuove norme, cozza fragorosamen

te con la drammatica realtà di scuole senza soldi e sostegno per sopravvivere – scrive il preside Antonio Panaccione -. A giugno prossimo saremo obbligati ad applicare, completamente disarmati, le nuove disposizioni del Governo in merito alla valutazione finale e all’ammissione delle classi quinte agli esami di Stato 2009-10. Ci troveremo, così, di fronte al tradizionale alto numero di alunni che non avranno raggiunto la sufficienza in ogni materia e i Consigli di Classe avranno allora solamente due possibilità, entrambe assurde: bocciare tutti o regalare tantissimi ‘6 politici’, soluzioni che distruggerebbero la credibilità della scuola, portando così nuova linfa alle scuole private".

 

Parole sconsolanti che pretendono una risposta. Il liceo Keplero è, per la seconda volta in breve tempo, sotto i riflettori, gli stessi che lo hanno reso noto per essere stato il primo liceo di Roma ad aver introdotto a scuola i distributori automatici di preservativi e assorbenti.
Ora si ritrova nuovamente a far parlare di sè lamentando la crisi economica in cui versa il proprio liceo; situazione che accomuna anche molti altri licei italiani. Le casse del liceo Keplero sono talmente vuote che l’istituto dovrà anticipare i soldi per gli esami di Stato prendendoli dal fondo che raccoglie i contributi volontari versati dalle famiglie. Scelta che scatena il malumore e la tensione delle famiglie.

Pareri solidali e contrastanti

Dal mondo scolastico arrivano annunci di solidarietà e posizioni concordi con le parole e le lamentele del preside Antonio Panaccione. Molti presidi della capitale si scagliano invece duramente, contrastando la protesta che è stata avanzata dal preside. Il vicepresidente dell’ Associazione nazionale presidi (Anp) e dirigente del liceo Newton, riferisce che "Tutte le scuole sono in forte sofferenza ma con una provocazione del genere, e mi riferisco al “tutti promossi o bocciati”, si scredita la scuola pubblica e si ottiene il solo risultato di mandare in ansia le famiglie e alimentare il mercato nero delle ripetizioni private". Non è invece mancato il sostegno al dirigente del Keplero da parte dell’ Unione degli Studenti (Uds). Simone Basile, coordinatore romano dell’Uds, si esprime con queste parole: "Queste sono le conseguenze di una riforma della scuola basata solo sul risparmio. Non c’è un solo istituto in questo momento che possa organizzare i corsi di recupero con relativa tranquillità finanziaria. La scuola pubblica sta crollando e purtroppo si regge sempre più sul contributo delle famiglie".

Prima immagine tratta da Flickr